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La lettera Q: Ci sono soltanto tre parole in italiano con la doppia Q (QQ).

q Sedicesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio indicava una consonante enfatica, e ha conservato questo valore negli alfabeti semitici. Accolta nell’alfabeto greco primitivo con il nome di coppa, la lettera scomparve fin dal 6° sec. a.C. I Latini nell’adottare l’alfabeto calcidese accettarono anche la lettera q, e, come il modello, la usarono davanti alle vocali o, u. Ben presto, tuttavia, l’uso del q fu ristretto ai casi in cui questa lettera fosse seguita da un u in funzione di semiconsonante, seguito necessariamente a sua volta da una vocale (che poteva anche essere un altro u, come per es. in equus).

soqquadro s. m. [dalla locuz. sotto squadro; propr., lo scompiglio che si produce levando un elemento che serva di sostegno all’angolo d’un muro o d’altra struttura]. –

1. Grave disordine, scompiglio. È usato quasi esclusivam. nell’espressione mettere a soqquadro, mettere sottosopra, in grande disordine e scompiglio: quella casa ... ora pareva messa a s. da un ciclone (Palazzeschi); e in senso fig., sconvolgere, turbare profondamente: quello scandalo ha messo a s. tutta la città.

2. Raro con sign. concr., aspetto che presenta un luogo in cui tutto sia stato messo sottosopra: la gente era già molto diradata, dimodoché [Renzo] poté contemplare il brutto e recente s. (Manzoni).

Come parola, soqquadro è documentato nell’italiano scritto a partire dalla metà del Cinquecento.
Esisteva ( esiste) anche il verbo derivato da soqquadro, soqquadrare ‘mettere a soqquadro’

Beqquadro (o bequadro; ant. biquadro) s. m. [comp. del nome della lettera b (be) e quadro, perché il b quadratum (o b durum), b di forma quadrata, nella notazione medievale indicava il si naturale, mentre il b rotundum (o molle), b di forma rotonda, indicava la stessa nota abbassata di un semitono]. – Segno del sistema moderno di notazione musicale (♮), la cui funzione è di annullare l’effetto del bemolle e del diesis, sia quando questi segni musicali alterano accidentalmente una nota sia quando questi segni musicali alterano accidentalmente una nota, sia quando, posti in chiave, indicano una sistematica trasposizione di suono. L’effetto del doppio bemolle e del doppio diesis si annulla, normalmente, col doppio bequadro (♮♮).
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Soqquadro: documenti, foto e citazioni nell’Enciclopedia Treccani