Complimenti a: Liliana e Mariela (La Matanza, Argentina)
Nelle tre colonne dedicate ai Cimbri, dice che furono, assieme ai Teutoni, una delle prime tribù germaniche a migrare verso il sud Europa attorno al 120 a.C. e si spostarono dall'attuale Danimarca, verso la Provenza, la Spagna e la pianura Padana.
Durante i loro spostamenti, sconfissero più volte i Romani (107 e 105 a.C.). A fermare questo esodo, fu Caio Mario, che nel 102 a.C. sconfisse i Teutoni ad Aquae Sextiae (oggi Aix-en-Provence) e nel 101 a.C. i Cimbri ai Campi Raudii (probabilmente presso Vercelli, ma secondo alcuni nel Ferrarese. I superstiti di questo scontro, comunque si stanziarono stabilmente in alcune località alpine.
Tuttora la lingua cimbra è parlata da un migliaio di persone fra Luserna (alias Lusèrn, Trento) e Roana (alias Robaan, Vicenza).
Il Trentino ha riconosciuto a questa piccola comunità lo status di minoranza etnica, mentre sull'altopiano di Asiago, esiste una scuola di cimbro che tenta di salvare dall'estinzione l'antico idioma.
Anche 8 comuni dei Monti Lessini (Verona) vantano ascendenze cimbre, ma di fatto l'unica località veronese dove si parla ancora la "lingua dei barbari" è
Giazza (alias Ljetzan) minuscola frazione di Selva di Progno.
(Focus Storia n|16 e http://http://www.cimbri7comuni.it)