L'architetto e antiquario Pirro Ligorio su commissione del principe Pier Francesco Orsini (detto Vicino Orsini) progettò e sovraintese alla realizzazione, nel 1547, del parco, elevando a sistema, nelle figure mitologiche ivi rappresentate, il genere del grotesque. Alcuni studiosi, erroneamente, facevano risalire la "regia" a Michelangelo (E. Guidoni), mentre altri, in particolare per il Tempio citavano il nome di Jacopo Barozzi detto "il Vignola". La realizzazione delle opere scultoree fu probabilmente affidata a Simone Moschino.
E Mujica Lainez nel suo romanzo diceva:
“Ogni roccione racchiudeva un enigma dentro di sé, e ciascuno di quegli enigmi era altresì un segreto del mio passato e del mio carattere. Bisognava scoprirli. Bisognava togliere da ogni roccia la corteccia che ricopriva l’immagine essenziale”.
Manuel Mujica Lainez, Bomarzo, Edizioni Sette Città, 1999, p. 535.