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La rejecelle. Il vicolo più stretto d'Europa


A termoli, provincia di Campobasso in Molise c'è il vicolo più stretto d'Europa, con 30 centimitri di larghezza La costruzione del vicolo più stretto di Termoli risale al primo agglomerato urbano del paese vecchio, ma la sua denominazione dialettale risale ad una dicitura francese del 1799, da ‘rue’ che appunto significa strada. Questa è una delle poche informazioni che si hanno della più vecchia via di Termoli.

Rossini


Madonna di Scorrano, una festa luminosa


La più antica testimonianza d'italiano scritto


Il più antico documento in italiano? È un atto notarile: il Placito Capuano del 960, in cui appaiono alcune formule in volgare in un testo quasi interamente in latino. La più antica testimonianza d'italiano scritto è un'iscrizione sul muro d'ingresso nelle Catacombe di Commodilla (in via delle Sette Chiese, a Roma), che risale al VI-IX secolo: un invito a non dire i segreti a voce alta :).
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2 giugno: Festa della Repubblica


Parola strana: Culaccino


Parte terminale di salami, salsicce e sim.; anche la parte inferiore di un cetriolo, accanto al gambo. Ciò che resta nel fondo di un bicchiere o di altro piccolo recipiente. Segno che lascia un recipiente bagnato sul luogo dov’è stato posato.

Ricominciamo. La Torre di Pisa


Pochi monumenti sono così conosciuti nel mondo come la torre pendente di Pisa. Il celebre campanile di Bonanno Pisano ha compiuto otto secoli di vita, essendo stato iniziato nel 1173. Per la verità, in una iscrizione epigrafica a destra della porta d'ingresso della torre, si legge la data 1174. Ma tale data si riferisce al calendario pisano che iniziava il 25 marzo, nel giorno dell'Annunciazione' e quindi in anticipo di quasi un anno sul calendario tradizionale. L'inclinazione della torre è attualmente di circa 5 metri; la sua altezza è di 56 metri con uno sprofondamento medio di 2,50 metri alla base. Bonanno Pisano, dunque, iniziò la costruzione della torre pendente nel 1173. Cinque o sei anni dopo l'ottimo architetto e scultore abbandonò i lavori perché nel frattempo si era verificato un primo cedimento del terreno. Questo conferma che la torre pendente non è mai stata verticale in quanto i primi tre piani costruiti da Bonanno presentavano già una certa inclinazione intorno agli anni 1179-80. Bonanno tornò a Pisa molto tempo dopo, alla fine del suo inquieto peregrinare nella lontana e affascinante Sicilia piena di sole e di ricordi classici. Morì nella sua città natale con il rimpianto di non aver mai terminato il suo bel campanile. I pisani lo seppellirono all'interno della torre. Durante il secolo scorso, dopo alcuni scavi eseguiti alla base della costruzione, furono rinvenuti alcuni frammenti provenienti da un sarcofago. Uno di questi frammenti portava il nome di Bonanno Pisano ed è visibile ancora oggi sulla sinistra dell'ingresso della torre pendente. Novanta anni dopo la morte di Bonanno, un altro architetto proseguì i lavori a partire dal terzo piano; si chiamava Giovanni di Simone e cercò invano di raddrizzare la torre. Infatti, a partire dal terzo piano, l'inclinazione del monumento cambia notevolmente. Giovanni di Simone fu anche il geniale architetto del Cimitero monumentale e della Chiesa di San Francesco. Anch'egli non portò mai a termine i lavori della torre pendente ... Nei primi anni del secolo XIV mancava soltanto la cella campanaria. Questa fu aggiunta nel 1350 da Tommaso Pisano, terzo e ultimo architetto della torre pendente che cominciava ormai a divenire celebre. È oggi accertato scientificamente, che la Torre pende a causa del terreno cedevole. Un terreno alluvionale di formazione recente, quindi un terreno soffice, che non può sostenere grandi pesi. D'altra parte, a riprova di ciò, basta ricordare che molti altri edifici di Pisa pendono notevolmente,dando vita a una straordinaria assemblea di palazzi, chiese, campanili e semplici case, inclinati in tutte le direzioni. Gli Italiani amano particolarmente la torre di Pisa ed essi vedono in questo famosissimo monumento uno dei più cari simboli del loro paese.La torre pendente è ancora oggi usata quale campanile della Cattedrale.

Carloforte, un isola da scoprire. Grazie Nisia!